
Cinema in Circolo: I corti di Priit e Olga Pärn
Cinema in Circolo: I corti di Priit e Olga Pärn

I cortometraggi
– Hotel E: Storie diverse ambientate in altrettante realtà (fisiche o simboliche) e accomunate dalla ripetitività dei gesti dei suoi abitanti. Viktor è uno di questi: senza volto, scopre la presenza di una porta che lo collega direttamente a una realtà a lui apparentemente sconosciuta. L’uomo è pronto a uscire dalla sua camera bianca e nera: grazie a questa decisione scoprirà che ogni partenza è contemporaneamente un punto d’arrivo ma, al contrario, capisce anche che non necessariamente un arrivo è anche un punto di partenza. Così Victor, apportando involontariamente delle leggere modifiche all’interno della realtà in cui è approdato, dà inizio a un gioco pericoloso.
– Night of carrots: Diego è un ciclista che aspetta di fare il check-in all’hotel PGI, dove i residenti di ogni camera sono uno più bizzarro dell’altro: due gemelli simesi, un pilota e, tra questi, i pericolosi conigli all’ultimo piano che vogliono conquistare il mondo attraverso il voodoo, di cui hanno scoperto i segreti facendo uso di elettrodomestici e carote. Potrà la rara e imprevedibile Notte delle carote salvare tutti? Potrà Diego, alla fine, trovare l’amore?
– Life without Gabriella Ferri: Una coppia sposata viene costantemente interrotta dal figlio in cerca di attenzioni mentre tenta di entrare in intimità. Intorno alla coppia s’intrecciano le storie di vari personaggi: un ladro, dei vicini che eseguono rituali segreti, sorelle che forniscono amore virtuale e una giovane donna che si sforza di riparare le relazioni intorno a lei.
– 1895: Alcune fotografie fanno tornare Jean-Paul indietro nel tempo, ripercorrendo tutti i momenti che l’hanno reso l’uomo che è ora. Nasce il 26 dicembre 1863: ha un fratello gemello, ma le loro strade si dividono fin da subito. Così, Jean-Paul cresce con l’idea di essere solo, viaggiando molto e incrociando personaggi vari e diverse culture. Dall’isola di Tonga, dove conosce Gauguin, a Stoccolma, dove incontra Ingmar Bergman. Poi in Francia dove, nel 1895, incontra per la prima volta il fratello gemello e conosce, finalmente, il suo posto nel mondo.
– Pilots on the way home: Dopo aver subito la perdita del loro aereo, tre piloti rimangono bloccati in mezzo al deserto. Mentre seguono il percorso pericoloso e imprevedibile che alla fine li porterà a casa, cadono in preda a visioni e affrontano il richiamo invitante delle loro strane fantasie. Il film è una nuova meditazione satirica sulle relazioni uomo-donna: un viaggio nel tempo e nello spazio verso le fonti universali dell’erotismo artistico.
L’animazione di Priit e Olga Pärn
Priit e Olga Pärn sono i protagonisti della sezione dedicata all’animazione autoriale della 40ª edizione di Bergamo Film Meeting. Dei due registi estoni verrà presentata, in anteprima mondiale, la personale completa composta da 19 film, tra corti e mediometraggi realizzati in animazione tradizionale.
Spesso considerati enigmatici, i primi lavori di Priit Pärn hanno la straordinaria capacità di essere contemporanei, nonostante siano iscritti in un periodo storico ben preciso. Dal 2007, l’accompagnamento registico di Olga Pärn ha permesso al duo una sperimentazione stilistica, dando vita a film memorabili che hanno percorso lunghi viaggi festivalieri.
Priit Pärn (Tallinn, 26 agosto 1946) studia Biologia all’Università di Tartu ma accantona la sua laurea per lavorare come caricaturista e illustratore per alcuni giornali, fino ai primi anni ‘80. Intorno al 1973 entra ufficialmente nel mondo dell’animazione realizzando il character design per diversi film come, ad esempio, Kilplased (Tartarughe,1974) di Rein Raamat, regista estone fondatore della Joonisfilm, branca della casa di produzione Tallinnfilm dedicata al disegno animato. Nel 1977, Priit dirige il suo primo film Kas maakera on ümmargune? (La terra è rotonda?): nasce, così, uno degli autori più rappresentativi nello scenario del cinema d’animazione dell’Europa orientale. Lo stile caricaturale del regista, che diventa caratteristico della sua filmografia, non è esclusivamente un modo per divertire, soprattutto alla luce del contesto storico in cui sono inseriti i suoi lavori: sotto il totalitarismo dell’Unione Sovietica, i film di Priit Pärn dimostrano che possono esistere e co-esistere diverse sfaccettature della realtà e diverse ideologie.
Così, ispirandosi anche al surrealismo e al dadaismo, Pärn dà vita a uno stile che, pur nella semplicità del tratto, genera opere dalle qualità satiriche e sovversive tutt’oggi ineguagliabili.
Nel 1988, con Eine murul (Colazione sull’erba) Priit Pärn vince il Gran Premio al Festival di Zagabria: partendo dal quadro di Monet Déjeuner sur l’herbe, il film si rivela un attacco proprio alla società sovietica che di lì a poco si sarebbe disintegrata. Hotell E (1992) rappresenta l’inizio di quella che si potrebbe considerare la seconda fase della sua produzione, che si distingue per la scelta di soggetti spesso provocatori descritti in modo arguto, talvolta assurdo, che sottolineano una visione graffiante della vita, della politica e della sessualità. 1895 (1995), Porgandite öö (La notte delle carote, 1998) e Karl ja Marilyn (Karl e Marilyn, 2003) sono delle pietre miliari della cinematografia estone, che in questo decennio si fanno portavoce di un’animazione più focalizzata sul messaggio, grazie all’essenzialità tecnica e stilistica.
Ma kuklas tunnen (Sento una pallottola eterna nella parte posteriore della testa, 2007) sancisce il sodalizio artistico con l’art director e animatrice Olga Marchenko, classe 1976: laureata presso il dipartimento di Arti Grafiche (specializzata in intaglio) dell’Accademia d’Arte in Bielorussa, dal 1996 al 2003 lavora nel dipartimento di animazione di Belarusfilm Studio, specializzandosi in animazione con la sabbia. Dopo aver completato un corso di regia cinematografica presso la scuola di animazione La Poudriere in Francia, dal 2006 vive e lavora in Estonia, dove conosce e sposa Priit Pärn e dirige insieme a lui 6 film. Elu ilma Gabriella Ferrita (Vita senza Gabriella Ferri, 2008) è il film più lungo realizzato finora dalla coppia, ma è con Tuukrid vihmas (Sommozzatori nella pioggia, 2010), combinazione tra disegno a mano libera e animazione con la sabbia, che i due registi raggiungono l’apice del successo di critica e pubblico, vincendo diversi premi a importanti festival e l’Estonian Cultural Endowment Award per il miglior film.
Dal 1990, Priit Pärn lavora anche come insegnante nelle scuole d’animazione di Finlandia, Germania, Svizzera, Norvegia, Belgio, Olanda, Spagna, Francia e Regno Unito e dal 2008 è membro dell’European Film Academy.
Nel 2017, insieme ai registi e animatori Anna Budanova, Atsushi Wada e Theodore Ushev, Priit e Olga animano il concerto L’estate: una vera e propria esecuzione visiva de Le quattro stagioni di Vivaldi, realizzata utilizzando un programma di AI che ascolta e sincronizza l’animazione con la musica.
Attualmente i due registi stanno lavorando al loro prossimo film d’animazione, Luna rossa, di cui verrà mostrato un estratto durante la 40a edizione di Bergamo Film Meeting.
