
Cinema in Circolo: Marana
Cinema in Circolo: Marana
SINOSSI
Marana ci trasporta nelle Prealpi italiane, a fine estate, presso la comunità per minori con disturbo dello spettro autistico di Villa Santa Rita, sita a Marana di Crespadoro nell’alto vicentino. Mirko e Max si incontrano nella foresta e avanzano nei luoghi dell’abbandono cercando di immaginare un possibile futuro, mentre Giorgia e Lorenzo vivono timidi momenti di intimità. Sullo sfondo la quotidianità dei giovani protagonisti capaci di vivere in equilibrio tra il reale e il fantastico: un viaggio nel mondo dell’autismo, dove l’adolescenza e il desiderio sono raccontati nel loro semplice divenire.
Note di regia
«Il tema dell’autismo ha assunto molta importanza nella nostra società a causa della crescita esponenziale dei casi rilevati; noi pensiamo sia fondamentale provare a descrivere questo mondo eterogeneo attraverso prospettive diverse», queste le intenzioni che hanno mosso i registi.
Dove troppo spesso la narrativa, non solo cinematografica, dell’autismo si concentra soprattutto sulla condizione delle persone affette da questo disturbo, Marana privilegia invece un racconto focalizzato sulla persona e sulla sua complessità. Continuano Benini e Provolo: «Ci ha colpito la tendenza a escludere gli aspetti più duri e impegnativi della quotidianità di chi è affetto da disturbo dello spettro autistico, delle loro famiglie e dei professionisti coinvolti. Il rischio è di creare una rappresentazione non autentica e lontana dalla realtà. Noi abbiamo cercato un approccio realistico, dove il racconto del quotidiano è arricchito con momenti di forte tenerezza e complicità».
Le riprese si sono tenute nel 2018 a Marana di Crespadoro, nell’alto Chiampo, ma il team di produzione è tutto scaligero: oltre ai registi Giovanni Benini e Davide Provolo, il film è stato prodotto dalle case di produzione veronesi Puma Punka e Ezme Film, e co-prodotto da Diplomart, associazione che organizza da anni il Bridge Film Festival e altre manifestazioni della città. Veronese è anche la colonna sonora composta della Lite Orchestra, duo formato da Matias Campaci e Thomas Pizzini.
