Strange River

Il sedicenne Dídac e la sua famiglia trascorrono le vacanze estive in bicicletta lungo il Danubio. L’estate trascorre sull’asfalto, sudando in sella tra un campeggio e l’altro, facendo spesso tappa in luoghi inaspettati, al seguito delle richieste del padre che è alla ricerca di palazzi e costruzioni studiate da ragazzo, durante la formazione come architetto. Nel cercare riparo dalla calura, Dídac s’immerge nelle acque di un fiume e incontra, lungo la corrente, un creatura fluviale, o forse un coetaneo che inizia a seguirlo. Quello che appare come un incontro inaspettato da una svolta al viaggio della famiglia. La presenza enigmatica di questo incontro risveglia in Dídac sensazioni nuove e sconvolge il suo rapporto con la famiglia.

«Estrany riu nasce dai viaggi che ho fatto con la mia famiglia in bicicletta lungo diversi fiumi d’Europa. Volevo realizzare un film che raccontasse l’unicità di quei viaggi: la vita in campeggi e ostelli, i momenti di riposo in riva al fiume, il caldo, il canto degli uccelli e del vento, l’acqua gelida, la pioggia, il ritmo della bicicletta. Catturare quei momenti che ho osservato per tanti anni, in uno stato di continua trasformazione, attraverso una macchina da presa che si muove e scorre senza sosta, come l’acqua. Un fiume: il Danubio – affascinante e misterioso – che cambia come un personaggio a sé stante, come un adolescente di sedici anni: Dídac.»  Visto durante la Mostra del Cinema di Venezia, Strange River colpisce lo spettatore per la freschezza nell’interpretazione del protagonista, Jan Monter, che dona al personaggio una maturità emotiva che passa attraverso le incertezze del corpo adolescente. Come ha raccontato il regista «l’adolescenza è un sottogenere cinematografico. È una fase vitale in cui cambia la prospettiva sul mondo e su sé stessi, e il cinema – come arte del tempo, dell’ellissi e della continua trasformazione – si presta particolarmente bene a questa transizione. Il nostro obiettivo era narrarla dalla prospettiva di un giovane e chiederci come un adolescente di oggi viva questi cambiamenti. Pur restando centrale, il suo sguardo non è l’unico: la famiglia lo accompagna, lo sprona ed è parte integrante del suo percorso.»

Strange River è un film che riesce a sintetizzare un’esperienza personale, quella del regista stesso, diventando allo stesso tempo un affresco di una delle tante direzioni che può intraprendere una famiglia contemporanea: un amalgama di complessità e ricchezza emotiva, di conflitti e bugie, ma anche di scoperte, basata sulla costante ricerca di un dialogo.

Cinema Kappadue

16.30 - 19 - 21.30

Proiezione

15 Gennaio 2026

Regia

Jaume Claret Muxart

Durata

103 min

Origine

Spagna, Germania 2025