Nanni Moretti a Verona

Un evento presentato da Cinema Kappadue e Circolo del Cinema: l’iconico regista Palma d’oro fa tappa a Verona, in sella alla sua mitica vespa, sabato 22 maggio 2021 per uno speciale spettacolo.

🛵 NANNI MORETTI LEGGE I DIARI DI CARO DIARIO 🛵

Tra le strade deserte dell’estate romana, tra un’isola e l’altra delle Eolie, tra le tappe di un’incredibile epopea medica, quello di Moretti è un viaggio autobiografico e collettivo, una riflessione dissacrante su un paese che «sa parlare ma non sa ascoltare», un film che non ha perso nulla della sua forza dirompente e della sua comicità.

Sabato 22 maggio 2021, ore 15.30, al Cinema Kappadue: Nanni Moretti sarà presente in sala per una reading della durata di 50′, cui seguirà la proiezione di Caro diario nella versione restaurata da Cineteca di Bologna. Un’occasione unica, da non lasciarsi sfuggire, limitata ai soli 200 posti consentiti dalla sala contingentata!

📍 Prevendita presso la biglietteria del Cinema Kappadue a partire da oggi, sabato 15 maggio, negli orari di proiezione.
🚨 I Soci del Circolo che presenteranno la tessera avranno diritto al biglietto ridotto speciale di 10 euro!

Restaurato nel 2019 da Studio Canal e Fondazione Cineteca di Bologna a partire dal negativo scena originale, un internegativo d’epoca per i titoli di testa e dal magnetico originale per il suono.
Diviso in tre capitoli autonomi e complementari (In vespa, Isole e Medici), Caro Diario rimane, a quasi trent’anni dalla sua prima uscita in sala, un sorprendente oggetto estraneo di un autore unico del nostro cinema. Per Nanni Moretti, “splendido quarantenne” , è un punto di svolta: dopo la crisi ideologica di Palombella rossa, il “leone di Monteverde” abbandona il suo alter ego Michele Apicella e porta sullo schermo se stesso, senza filtri, dalle gite in vespa nella Roma agostana deserta fino alla sua, reale, malattia. Un’autobiografia profondamente collettiva, dove le ossessioni personali del regista – il passato, le case, il ballo, i (cattivi) critici… – si fondono con quelle di un paese intero, incapace di ricordare, di comunicare, di ascoltare, di capire. Divertentissimo, colmo di indimenticabili tormentoni morettiani, ma capace anche di momenti di autentica commozione (la lunga scena del pellegrinaggio verso il luogo dove morì Pasolini). Premio per la regia al Festival di Cannes 1994.