
Cinema in Circolo: A Simple Life di Ann Hui
In esclusiva per i propri Soci, in collaborazione con UICC Unione Italiana Circolo del Cinema, il Circolo del Cinema propone in streaming il film A Simple Life di Ann Hui (Hong Kong, 2011 – 120′), vincitore della Coppa Volpi a Deanie Ip per la Migliore interpretazione femminile alla Mostra del Cinema di Venezia.
Basato su eventi e persone realmente esistiti, il film racconta di Chung Chun-Tao che lavorò come amah (donna di servizio) per la famiglia Leung. Ora, dopo sessant’anni di servizio, si prende cura di Roger, che lavora nell’industria del cinema ed è l’unico membro della famiglia ancora residente a Hong Kong. Un giorno Roger torna a casa e scopre che Tao è stata colpita da un malore. La porta subito all’ospedale dove lei annuncia di voler lasciare il lavoro per trasferirsi in una casa di cura. Roger vaglia le varie possibilità e le trova una stanza in uno stabilimento gestito da un suo vecchio amico. Dedicando sempre più tempo e attenzioni ai bisogni e ai desideri di Tao, Roger realizza quanto lei significhi per lui. Ma la salute di Tao comincia a deteriorarsi rapidamente…
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A Simple Life sarà disponibile in streaming gratuito fino al 23 aprile 2020.
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Con A Simple Life, uno dei più apprezzati tra i film hongkonghesi realizzati dopo il 1997, Ann Hui ha preso la storia privata di una domestica per trasformarla in un grande successo cinematografico. Il film si ispira alla storia vera della cameriera che è stata per lunghi anni a servizio della famiglia del produttore Roger Lee. L’attrice Deanie Ip interpreta la protagonista, Chung Chun-tao, una donna cinese prima data in adozione da bambina e poi mandata a servire la famiglia Leung, con la quale ha vissuto e lavorato per oltre sessant’anni.
Il film inizia con il produttore Roger Leung (Andy Lau) che torna con la mente a due anni prima, quando Ah Tao ha smesso di lavorare nel suo appartamento alla periferia di Hong Kong. Vediamo Ah Tao darsi da fare allegramente mentre Roger va e viene dalla Cina continentale per i suoi progetti cinematografici, quando la donna viene colpita da un piccolo infarto. Avendo visto qualcun altro soccombere dopo un secondo infarto, Ah Tao decide di smettere di lavorare e di trasferirsi in una casa di riposo per anziani con assistenza ventiquattr’ore su ventiquattro. Nel nuovo ambiente Ah Tao deve adattarsi a uno stile di vita nettamente diverso. Si aggrappa alla sua autonomia, considera essenziale non sembrare senile presso gli altri residenti e non far sapere che era una amah – una specie di domestica cinese che all’epoca era stata sostituita quasi interamente dalle colf straniere. Dal canto suo Roger, mentre si abitua a vivere in casa da solo, diventa sempre più premuroso nei confronti della vecchia signora, la porta fuori a prendere un caffè, la accompagna al parco, partecipa alle attività del centro per anziani e la invita persino alla prima di un film. Quando Roger è stato operato al cuore, pochi anni prima, Ah Tao era lì per lui: è il minimo che lui possa fare ora per ricambiare.
Sotto lo sguardo di Hui, la storia di Roger e Ah Tao non vira mai al sovraccarico sentimentale. Descrivendo l’invecchiamento e il declino di Ah Tao, l’agile regia di Hui coniuga la narrativa convenzionale con scene simil-documentaristiche e precisi aneddoti rivelatori. Per esempio, la prima cosa che fa Roger a casa, dopo il ricovero di Ah Tao, è mettersi a leggere i manuali d’uso degli elettrodomestici; e più tardi lui e gli amici ricordano quando si erano mangiati una lingua di bue che Ah Tao aveva cucinato e che conservava nel freezer. Hui ricorre anche al delicato umorismo che spesso infonde nelle sue opere – un tormentone del film si riferisce a Roger che, trasandato, sembra un artigiano. Piccoli dettagli, disseminati per tutto il film, dimostrano la dipendenza della famiglia Leung da Ah Tao e il rispetto dei membri più giovani della famiglia per le sue qualità e la sua dedizione.
La recitazione di Deanie Ip e di Andy Lau raggiunge un livello superiore in A Simple Life. Ip è particolarmente convincente nel suo ruolo di persona semplice e rende in maniera assolutamente impeccabile la transizione di Ah Tao alla malattia, mantenendo per tutto il tempo un approccio pacatamente carismatico. Lau, da parte sua, si spoglia della sua esteriorità divistica per impersonare uno stacanovista precisino dall’aria anonima. C’è una forte alchimia tra i due – nella vita reale Ip è la madrina di Lau – e il loro abbinamento fa sì che alcuni particolari del rapporto tra Ah Tao e Roger emergano del tutto tacitamente, quando Ip e Lau sono insieme sullo schermo.
Alcuni mesi prima che il film uscisse in sala a Hong Kong e in Cina, con A Simple Life Ip ha vinto la Coppa Volpi per la migliore attrice alla Mostra di Venezia 2011, facendo crescere così le aspettative del pubblico in patria. Il film ha raccolto ulteriori consensi nei primi mesi del 2012, quando ha fatto incetta dei premi più importanti (miglior film, migliore regia, miglior attrice, miglior attore e migliore sceneggiatura) agli Hong Kong Film Awards: un’impresa che, nei trentasei anni di storia dei premi, era stata realizzata solo dal dramma Summer Snow, sempre di Ann Hui, nel 1995.
Tim Youngs da Far East Film Festival