WALTER CHIARI, Genio e sregolatezza

Un giornata di proiezioni e un convegno dedicato al grande interprete veronese, al centanario della nascita

Ricorre quest’anno il centenario della nascita di Walter Chiari, pseudonimo artistico di Walter Michele Armando Annicchiarico, nato a Verona, in via Quattro Spade 18, l’8 marzo 1924. Attore di prosa e di varietà, di cinema, comico e drammatico, cabarettista, conduttore radiofonico, presentatore televisivo, Chiari è stato per molti decenni, dalla fine della seconda guerra mondiale alla morte avvenuta a Milano il 20 dicembre 1991, uno dei personaggi di spettacolo più popolari in Italia, tanto da essere ribattezzato post mortem “il primo comico italiano moderno”, colui che ha cambiato il modo di far ridere.
Nel corso della sua carriera ha girato 109 film, prestando la sua maschera e la sua versatilità interpretativa anche a grandi autori, italiani e internazionali, quali Luchino Visconti (Bellissima, 1951), Alessandro Blasetti (Io, io, io… e gli altri, 1966), Damiano Damiani, Dino Risi, Luigi Comencini (Le sorprese dell’amore, 1959), Mario Monicelli (Donatella 1956), Mario Soldati, Mauro Bolognini, Vittorio Cottafavi (Avanzi di galera, 1954) e – all’estero – Otto Preminger, Orson Welles (Falstaff, 1966), Michael Powell (Sono strana gente, 1966) Mark Robson, Terence Young (Joe Valachi – I segreti di Cosa nostra, 1972), Jean Delannoy (L’ora della verità, 1952), John Berry (Io sono un sentimentale, 1952), Christian-Jaque (Nanà, 1955), Ken Annakin, Ladislao Vajda, Luis Saslavsky (Festa di maggio, 1958).
Indimenticabili anche le sue apparizioni in tv, tanto che dalla fine degli anni Cinquanta divenne uno dei volti-simbolo degli anni d’oro dello spettacolo televisivo in Rai, e anche in teatro è stato uno dei più grandi e, per molti versi, misconosciuti talenti. Arrivato al successo giovanissimo, ebbe una straordinaria capacità di entrare in diretto contatto con il pubblico, con il quale interagiva e dialogava nei suoi spettacoli, ricchi di memorabili monologhi.
La sua ultima apparizione cinematografica in uno degli episodi di Tracce di vita amorosa di Peter Del Monte, del 1990, nei panni di un anziano senza più memoria e ormai privo di parola, suona oggi come il malinconico addio di un grandissimo interprete, che dopo aver raggiunto le vette delle celebrità ha conosciuto l’inferno, per disavventure personali che ne hanno condizionato la parte finale della carriera. Il talento espresso nelle sue interpretazioni ha, tuttavia, resistito al trascorrere del tempo e questo evento nella sua città natale è l’occasione per riscoprirlo.

Teatro Ristori
Mercoledì 20 novembre 2024

Ore 16.00

Il giovedì (Italia, 1964 – 104 min), regia di Dino Risi
Dino Versini, quarantenne un po’ sbruffone e con un matrimonio fallito alle spalle, trascorre una giornata con il figlio di 8 anni, Robertino, che non vedeva da tempo. Dopo l’iniziale timidezza, il bambino, osservando i comportamenti e i piccoli difetti del padre, comincerà a volergli bene così com’è, con tutti i suoi limiti.

Ore 18.00

Bonjour Tristesse (USA, 1958 – 94 min), regia di Otto Preminger
Raffinato melodramma, che alterna bianco e nero e colore, interpretato da un cast di stelle, tra cui David Niven, Jean Seberg e Deborah Kerr. Il film ripercorre il ricordo dell’ultima vacanza nella villa in Costa Azzurra che Raymond, il protagonista, e la figlia Cecile hanno passato con Elsa, la nuova compagna del padre. Fino all’arrivo di Anne, donna colta ed elegante.

Ore 21.00 

La rimpatriata (Italia, Francia, 1963 – 110 min), regia di Damiano Damiani
Alla vigilia dei quarant’anni un gruppo di amici si ritrova, per una serata di ricordi di gioventù e di festeggiamenti: gli amici mettono a fuoco le prime rughe, raccontano di illusioni perdute e piccoli tradimenti. Cesarino, il seduttore del gruppo che ora fa il gestore di un piccolo cinema di periferia, decide di contattare un’amica del gruppo, con cui aveva perso i contatti…

Walter, attore dai mille volti

CONVEGNOSpazio San Pietro in Monastero, Via Garibaldi, 3

Ore 10.30 – 13

 

Mattinata di testimonianze, ricordi e cenni critici su un protagonista dello spettacolo italiano dal dopoguerra agli anni Novanta

Simone Annichiarico

Conduttore televisivo, ha preso parte al documentario Meglio esser Chiari su suo padre Walter e alla fiction Rai Walter Chiari – Fino all’ultima risata (2012)

Angela Bosetto

Giornalista, critica e saggista cinematografica

Steve Della Casa

Conservatore della Cineteca Nazionale e conduttore della trasmissione radiofonica Hollywood Party

Rocco Moccagatta

Docente di linguaggio cinematografico e televisivo allo Iulm di Milano

Nicola Pasqualicchio

Docente di Discipline dello Spettacolo all’Università di Verona

Michele Sancisi

Scrittore, autore televisivo e giornalista, autore del libro 100% Walter Chiari. Biografia di un genio irregolare